calciomercato 2019

Calciomercato 2019! Il punto del contadino Guatemalteco

L’estate addosso

Bellissima e crudele

Le stelle se le guardi

Non vogliono cadere.

Questo cantava Jovanotti un paio di anni fa.

E mai come in questo periodo si respira l’estate.

A dire il vero qua a Roma di sti tempi si respirano altri odori!

E se si parla d’estate non si può non parlare di calciomercato.

Così come alla viglilia di Natale il film “Una poltrona per 2” è sacro, così per tutta la stagione estiva, il calciomercato è indispensabile.

Questo 2019 è stato un anno molto particolare e diverso da tutti i precedenti. Da un certo punto di vista unico.

Perchè i veri protagonisti sono stati gli allenatori.

Soprattutto Juventus e Roma e in seconda battuta Inter e Milan hanno dato vita ad una telenovela degna di “Beautiful”.

Partiamo, come è giusto che sia, dai campioni d’Italia. Dopo anni di successi e dopo l’ottavo scudetto di fila, festeggiato giusto quei 15 minuti in piazza San Carlo a Torino, la Juventus nella persona di Andrea Agnelli, tra una dichiarazione di conferma e una di smentita, alla fine ha esonerato il Mister Allegri.

E da qui il primo Toto Allenatore. Giorni di articoli, di conferme, di smentite, di tensioni, che nemmeno alle elezioni del 26 maggio si erano sentite.

Se da una parte rimbalzavano le voci del colpaccio “Guardiola”, da altre parti si vociferava addirittura dell’odiatissimo rivale Josè Mourihno!

Nel frattempo Maurizio Sarri vinceva l’Europa League con il suo Chelsea ai danni dell’Arsenal, e da delusione, l’annata del tecnico toscano sembrava aver avuto una svolta, che lasciava credere in una clamorosa permanenza.

E come non succede mai da quelle parti, i giorni passavano e ancora non si trovava l’allenatore. E nuovi nomi si facevano tra cui quello di Deshamps, che evoca brutti ricordi ai tifosi bianconeri.

Infatti l’ultima volta che il francese sedeva sulla panchina della Juventus, era una panchina di Serie B.

Addirittura si è fatto il nome di De Zerbi.

Mancava Oronzo Canà e poi il cast era al completo.

Alla fine il nemico, quello del dito medio alla tifoseria, quello che “mai alla Juve”, ossia Maurizio Sarri, è stato il prescelto!

Di fronte a questo Scoop notizie come l’acquisto di Ramsey e Rabiot, diventano interessanti come quando si va all’opera, dove per tutto lo spettacolo non capisci nulla, ma devi simulare un sincero gradimento.

Sarri ha messo tutti d’accordo.

Sia Juventini che Napoletani.

Un insulto all’unisono!

E alla sua prima intervista da bianconero ha fatto qualcosa di totalmente nuovo per lui.

Ha abbandonato la tuta e si è messo giacca e cravatta!

Se i tifosi della Juve non sono stati soddisfatti, figuriamoci quelli del Napoli, che ancora stavano facendo fatica a riprendersi dalla cessione di Higuain!

Ma staremo a vedere come si comporterà il buon Maurizio.

La curiosità è alta.

Ma d’altro canto, il Napoli un allenatore ce l’ha ed è ben saldo.

Carletto Ancelotti.

Il Napoli ha fatto un grande colpo in difesa. Dalla Roma ha preso uno dei migliori difensori del nostro campionato e l’eroe di quella notte magica di Roma – Barcellona finita 3 a 0 per i giallorossi: Kostas Manolas!

Insieme a Koulibaly, andrà a formare una coppia spaventosa, per solidità, velocità, e perfezione.

Poi vedremo come andrà a finire l’affare De Ligt per la Juventus. Ma questa coppia è davvero la più forte del campionato e senza esagerare forse tra le prime 3 d’Europa.

Di sicuro il Napoli avrà un’arma vincente per vincere il titolo in Italia: meglio prima non prenderle.

Poi se hai un maestro come Carletto in panchina, diventa ancora più interessante il discorso.

Il calciomercato non può prescindere dalle milanesi. Se da una parte il Milan pare essersi ridimensionata dopo la “follia” del duo Mirabelli – Fassone, dall’altra parte L’Inter, quest’anno, si sta muovendo davvero bene da ogni punto di vista.

E si è dimostrata società ambiziosa.

Dopo aver aggirato il Fair Play finanziario lo scorso anno, e quest’anno con la vendita di giocatori della Primavera a cifre quantomeno da ufficio inchieste (non erano gli stessi interisti che si lamentano della cessione a peso d’oro, da parte della Juve, di Mandragora all’Udinese?), ora sta costruendo qualcosa di interessante a partire dalle fondamenta.

Dopo anni di Europa League, ha esonerato il tecnico che lo scorso anno l’ha riportata alla Champions, ovvero il logorroico Luciano Spalletti, e ha puntato sull’allenatore più vincente tra i disponibili.

Antonio Conte.

Che dopo essere stato corteggiato dalla Roma, o forse solo dall’ex dirigente Francesco Totti e dal suo amico Petrachi, e dopo aver aspettato la Juve, ha abbracciato il progetto Inter.

Che si appresta a vivere una stagione da protagonista.

Se abbiamo detto della forza del Napoli, anche l’Inter non scherza mica.

In panchina ha acquistato un fuoriclasse, e in difesa un giocatore di livello internazionale come Godin dall’Atletico Madrid, tra l’altro a parametro zero. Ma questo è solo l’inizio perchè l’Inter si sta dimostrando affamata di risultati, tanto da avere come obiettivi Dzeko dalla Roma, e Lukaku dal Manchester.

Il paradosso è che in tutto questo, il fiore all’occhiello dello scorso mercato, Radja Nainggolan, in soli 12 mesi pare essere fuori dal progetto!

Chiaramente è stato messo sul mercato.

Come lui Icardi.

Ma se per il primo l’unica strada potrebbe essere un clamoroso ritorno a Roma, squadra in cui tornerebbe anche gratis, (ma l’Inter non può permettersi una minusvalenza così pesante) per il secondo le richieste ci sono, e nonostante quella ritardata mentale di Wanda Nara (non me ne vogliano le femministe. Ma lei è imbarazzante per la stupidità e per i danni che potrebbe subire la carriera del giocatore), ci sono molte squadre interessate a Maurito.

Prima della fine del campionato si vociferava della Juventus, che sembra essere l’unica destinazione gradita del giocatore.

Ora anche il Napoli sembra ineteressato. De Laurentis non ha mai fatto mistero della sua stima verso l’attaccante.

Si vedrà.

Ma quest’anno sembra l’anno buono per il salto di qualità della squadra nerazzurra.

Dall’altra parte dei Navigli, non se la passa altrettanto bene il Milan.

Dalla partita contro la Lazio, quella in cui quelle 2 menti illuminate di Bakayoko e Kessie, pensarono bene di esporre come vessillo la maglia di Acerbi, tutto è andato a rotoli.

Dopo essere stata tra le prime 4 per tutto il campionato nelle ultime giornate, la squadra è stata scavalcata dall’Atalanta ed è finita quinta!

Come un boomerang quel gesto beffardo è tornato indietro ai rossoneri nella finale di Coppa Italia, nemmeno a farlo apposta proprio contro la Lazio!

Ma non è finita.

Rino Gattuso che ha dato un minimo di vita a questa squadra, si è dimesso, non intravedendo le possibilità di una crescita.

Nella dirigenza sono arrivati gli ex Paolo Maldini e Zvominir Boban e come allenatore è arrivato uno di seconda fascia come Marco Giampaolo dalla Sampdoria.

Magari stupirà tutti, ma i tifosi rossoneri non si sono strappati i capelli.

Almeno per il momento.

Come se non bastasse tutto questo, è arrivato il Fair Play finanziario che ha escluso il Milan dalle Coppe!

A questo punto è stato un bene il sorpasso dell’Atalanta. Chissà il dolore ad essere escluso anzichè dall’Europa League, dalla Champions.

Una cosa è sicura: il Milan non spenderà 250 milioni, anzi forse sarà anche costretto a cedere qualche giocatore importante.

Capitolo Roma.

Molto simile al Milan come confusione, con l’unica nota positiva di essere a posto con il Fair Play Finanziario.

Viene da dire: e ci mancherebbe.

Come ormai consuetudine, siamo a Luglio e già si è consumata la prima cessione eccellente: Manolas!

Ma qui bisogna fare un passo indietro, perchè degli 8 anni della gestione americana, questa è stata la più turbolenta.

Innanzitutto il riultato sul campo è stato il peggiore degli ultimi anni.

Se possibile peggiore è stata la gestione fuori dal campo. La Roma ha perso 2 bandiere nel giro di pochi giorni. Prima la figuraccia con De Rossi, mandato via con un Tweet e senza nemmeno una conferenza stampa per uno che ha vestito la maglia per 18 anni.

Poi la conferenza stampa l’ha fatta Totti dove ha detto tutto quello che Pallotta e soci avevano paura di sentirsi dire

In seguiti hanno replicato in maniera goffa, ad essere buoni.

Il tutto senza un allenatore e un direttore sportivo.

Due posti lasciati vacanti per un buon periodo, tra sogni illeciti (Conte), leciti (Sarri), ipotesi (De Zerbi) e infine Fonseca.

Che non è Daniel, ma un portoghese che ha allenato in Ucraina.

E di pochi giorni fa l’ufficialità anche del nuovo D.S., Gianluca Petrachi.

E proprio di pochi giorni fa la conferenza stampa, in cui si è vista finalmente una cosa buona.

La sincerità.

Almeno così è sembrato.

Un’altra buona notizia è che dopo la fatidica data del 30 Giugno non c’è fretta di vendere, ma alla Roma non si può mai dire.

Leggasi la voce “plusvalenza”.

Dalla Roma ai cugini della Lazio.

Dopo aver scongiurato l’addio di Inzaghi e di Tare, Lotito si può concentrare sul mercato.

Con Milinkovic-Savic che ha viso scendere il suo cartellino dai 130 milioni che la Lazio chiedeva un anno fa.

La sensazione è che potrebbe essere ceduto anche alla metà.

Gli ultimi rumors parlano di un interessamento del Manchester United.

Nel frattempo sono stati presi 2 buoni giocatori come Lazzari e Vavro, da molti considerato “il nuovo Skriniar”.

Di sicuro a differenza dei cugini giallorossi, appare chiara una linea di continuità.

Per quanto riguarda la nuova grande del calcio italiano, ossia l’Atalanta, si ha la sensazione che possa cedere ogni anno qualsiasi suo giocatore, ma i risultati no cambiano.

Anche quest’anno parecchi calciatori della Dea sono richiesti, da Zapata a Mancini, da Ilicic a Gosens.

Sicuramente tutta l’Italia tiferà per questa squadra alla sua prima partecipazione in Champion League.

Questa prima parte di calciomercato è iniziata con parecchie rivoluzioni soprattutto sulle panchine.

Se questo è l’inizio, l’estate sarà molto divertente.

E con essa il calciomercato.

Stei Taned!