La mia classifica di Lol 3
Decimo posto
Brenda Lodigiani. Sembra antipatica. È un’affermazione non un incipit a cui segue un ma. Sto ancora cercando di capire il risvolto comico in Vittoria dei Maneskin.
Voto: 1
Nono posto
Cristiano Caccamo. Troppo forte Teocoli quando faceva Caccamo. Questo è un comico? Perché fa ridere come una capocciata contro lo sportello del mobile di prima mattina quando lo apri per preparare il caffè.
Voto: 2
Ottavo posto
Paolo Cevoli. A Zelig era uno dei miei preferiti, mi faceva davvero ridere. Stavolta l’assessore Palmiro Cangini sembrava col freno a mano tirato per paura di una multa per eccesso di velocità.
Voto: 3
Settimo posto
Marta Filippi. Si vede che è brava. Dovrebbe fare teatro, Lol è un’altra cosa. Come se io che sono bravo a giocare a padel mi iscrivo a Wimbledon.
Voto: 4
Sesto posto
Marina Massironi. Mi piace tenere il ricordo di Mai dire Gol. Stanca e arrugginita.
Voto: 5
Quinto posto
Paolo. Si vede che ha mestiere ma a Lol non devo fare molto sforzo per non ridere.
Voto: 6
Quarto posto
Luca. Come Paolo.
Voto: 6
Terzo posto
Herbert. È un gioco di parole vivente, uno dietro l’altro. Mi ha sempre fatto ridere il suo atteggiamento scanzonato come uno che è capitato lì per caso. Come a nna catapulta!
Voto: 8
Secondo posto
Fabio Balsamo. I tempi comici di Fabio Balsamo sono pazzeschi, poi alcune imitazioni come il cinghiale e il coniglio fanno molto ridere. Un po’ troppo napoletano però.
Voto: 9
Primo posto
Nino Frassica. Il genio indiscusso del non-sense. Si è autoeliminato dopo le barzellette di Caccamo per smettere di soffrire. Me ne vado via da questo manicomio senza infermieri, preferisco sedermi accanto a Ramirez.
Voto: un paio di etti di prosciutto cotto tagliato fino. Ho fatto 2 etti e mezzo che faccio lascio? No non lasci che oggigiorno è così difficile trovare un lavoro signora!