Novak Djokovic, il vaccino e l’Australia.

Obiettivo 2022

Voglio fare la cacca in mezzo alla strada perché sono un uomo libero e posso fare quello che mi pare.

Perché se Novak Djokovic vuole giocare in Australia, che a livello di contagi ha un rapporto come lo può avere Fantozzi con i colleghi dell’ufficio sinistri, perché io non posso fare la cacca in mezzo alla strada?

Il 2022 inizia all’insegna di Djokovic, che da questi giorni possiamo considerare il mentore di tutti No Vax.

Perché non alimentare la lotta Pro Vax contro Novax nel nuovo anno, visto che nel 2021 ognuno ha tenuto la sua opinione per sé.

Per spiegare quello che è successo potremmo usare il meme di un politico che va in una trasmissione e chiede al conduttore

Potrò essere libero di fare delle foto?

No. Se non mette la mascherina no.

Ah no?

Posso partecipare agli Australian Open?

No. Se non è vaccinato no.

Ah no?

Stessa cosa.

 

Ecco il sor Djokovic sembra proprio quel ministro che in piena pandemia faceva selfie come un giorno qualsiasi del 2019.

Ma il buon Nole non è la prima volta che je sfugge sta cosa della pandemia. Che qualcuno lo informi.

A Giugno 2020 appena i casi stavano scendendo ha pensato bene di organizzare un torneo ad Adria senza mascherine, senza alcuna attenzione, ci mancava solo che si mettessero a limonare sugli spalti tra sconosciuti giusto per scambiarsi dei liquidi.

Che sarebbe come svegliare un cane che dorme calpestandogli la coda o un piede, poi se ti morde io sto col cane e penso che ha fatto bene.

E infatti dopo il torneo di Adria detto “torneo sticazzi”, risultano positivi Dimitrov, Coric, Troicki e l’allenatore del genio.

E per solidarietà si contagia pure lui.

Eh niente Nole è così, pure dopo che gliele spieghi le cose lui continua.

Poi in questi giorni a sentire i genitori sembra che si trova prigioniero in Aspromonte senza elettricità, senza acqua e con scarti di cibo.

Che in Calabria pure quelli sono buoni.

Che gli vuoi dire alla lasagna riscaldata? Non te la mangi perché è di ieri?

 

Ma tornado ai genitori di Djokovic il padre lo ha paragonato a Gesù Cristo e che lo hanno crocifisso.

E che è!

Manco fossimo a Hotel da Incubo!

E poi ha detto che suo figlio è il simbolo del mondo libero.

Eh ma qualcuno avvisi pure il padre che non è che puoi fare come ti pare.

Io ad esempio ho giocato una partita a calcetto, sono stato contagiato e me ne sto a casa, non è che me ne vado al bar a contagiare gli altri.

Poi che vuol dire mondo libero?

Che ognuno fa come gli pare?

E allora io davvero posso fare la cacca in mezzo alla strada, mettere la musica a palla alle 4 di notte, evadere le tasse, vendere droga, picchiare il primo che capita solo perché ho perso al fantacalcio.

Sono in un mondo libero!

Secondo Gesù Cristo Djokovic le regole sono degli strumenti di oppressione del popolo.

Allora io vado in un ristorante, mangio dall’antipasto al caffè e ammazzacaffè e poi non pago perché sono un uomo libero e il conto è uno strumento di oppressione dei ristoratori.

L’abbonamento a Netflix è uno strumento di oppressione dei cinema uniti.

In definitiva ognuno può fare quello che vuole.

Il bello che dopo tutto sto casino esce fuori proprio oggi che il 16 dicembre era stato contagiato e non era obbligato al vaccino!

Mannaggia a Gesù Cristo.

Mannaggia a Djokovic.

La soluzione è invece molto più semplice.

Uno psicologo.

Per il padre.

Per la madre.

Per Nole.

Prendi 3 paghi 0.

Tanto Nole è come Gesù Cristo!